RICOSTRUZIONE DOPO LE ALLUVIONI – RUSPE IN AZIONE
L’alluvione dell’Emilia-Romagna del 2023 comprende una serie di eventi alluvionali e geologici prodotti da un fronte meteorologico occluso di origine atlantica, alimentato a sua volta da un ciclone mediterraneo, che ha generato sulla regione piogge persistenti, allagamenti, straripamenti e frane dal 2 al 17 maggio 2023.
Le concause sono state indicate in rapide e inusuali fusioni delle nevi e nella siccità, che avevano già colpito la regione durante il periodo invernale.
La perturbazione ha inoltre interessato le province settentrionali delle Marche e i tre comuni della Romagna toscana che ricadono nella città metropolitana di Firenze.
Fin dalle prime ore dell’emergenza, squadre specializzate con pale gommate ed escavatori, hanno lavorato 24 ore su 24, per liberare le strade che isolavano l’intera vallata, le squadre sono state al lavoro con escavatori e ruspe per aprire le strade che conducono anche ad abitazioni ed allevamenti isolati. Le squadre dei Vigili del Fuoco hanno usato le pinze demolitrici per la rimozione di muri di contenimento in cemento armato il cui crollo aveva bloccato il traffico, molte le squadre al lavoro in tutta la zona colpita per la rimozione di frane per ripristinare il collegamento dei passi.
Per far fronte ai disastri causati da questi eventi atmosferici imprevedibili di tale portata, è stato approvato un disegno di legge in materia di ricostruzione post-calamità che definisce, in un quadro unitario, le procedure e le misure da adottare nei processi di ricostruzione successivi ad eventi calamitosi più in generale.
Da questo scenario si avverte la necessità di agire per poter fornire le attrezzature, i macchinari, i pezzi di ricambio necessari a rispondere ai fabbisogni di questo territorio.
Nel settore costruzioni, industria e infrastrutture i prodotti della gamma Bonfiglioli messi a disposizione da FP Trasmissioni nel suo ampio magazzino e anche sulla base di programmi di acquisto fin d’ora definiti, siamo in grado di assicurare conoscenze e competenze. In particolare i riduttori per rotazione Bonfiglioli costituiscono la soluzione più sicura ed efficace per le gru da costruzione. Si tratta di prodotti robusti e affidabili così come, basandosi sui requisiti specifici delle singole applicazioni, i riduttori da argano per gru di sollevamento o di trazione sono stati sviluppati per migliorare le prestazioni e il lavoro negli spazi ristretti.
Altro interessante campo d’applicazione sono i riduttori per carrello e sollevamento specifici per gru e movimentazione offre incredibili prestazioni anche in termini di durata. Tra le altre cose queste soluzioni consentono di migliorare l’allineamento tra gru e macchina di sollevamento.
Riduttori epicicloidali, riduttori per tamburi e argani, per la traslazione, per la rotazione e per il sollevamento: sono molti i prodotti Bonfiglioli che trovano applicazione su escavatori, perforatrici, gru da costruzione, fresatrici, betoniere e cingoli.
Nominato il Commissario straordinario alla Ricostruzione fino al 30 giugno 2024.
Per la ricostruzione privata, case e attività produttive il Commissario deve individuare: gli interventi di immediata riparazione degli edifici residenziali e produttivi, compresi quelli che erogano servizi di cura e assistenza alla persona e le infrastrutture sportive, che presentano danni lievi e quelli di ripristino o ricostruzione che presentano danni gravi; gli interventi di ricostruzione integrata dei centri e nuclei storici o urbani gravemente danneggiati o distrutti; definire i criteri di indirizzo per la pianificazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi di ricostruzione degli edifici distrutti e di riparazione o ripristino degli edifici danneggiati, in modo da rendere compatibili gli interventi strutturali con la tutela degli aspetti architettonici, storici, paesaggistici e ambientali, definendo per tutti procedure, tempistiche e modalità di attuazione.
Innumerevoli e importanti saranno gli interventi e gli ambiti di azione:
- riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa e a uso produttivo e per servizi pubblici e privati, e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e attrezzature pubbliche distrutti o danneggiati;
- gravi danni a scorte e beni mobili strumentali di tutte le attività produttive (industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali, compresi anche organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico o sindacale), e dei servizi (inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari);
- subiti dalle strutture private adibite ad attività sociali, socio-sanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive e religiose; danni subiti dagli edifici privati di interesse storico-artistico;
Sarà attuato un piano speciale delle opere pubbliche e dei beni culturali danneggiati, comprensivo degli interventi sulle opere di urbanizzazione; interventi sui dissesti idrogeologici con priorità per quelli che costituiscono pericolo per i centri abitati e le infrastrutture; infrastrutture ambientali danneggiate (con particolare attenzione agli impianti di depurazione e sistema fognario, compreso la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e gli impianti dedicati alla gestione dei rifiuti stessi); infrastrutture stradali.
Nel provvedimento entrano anche le disposizioni per assicurare il mantenimento della occupazione e l’integrale recupero della capacità produttiva delle zone colpite con un fondo speciale per interventi.
Il testo prevede anche disposizioni circa il trattamento e il trasporto dei materiali derivanti dall’evento calamitoso, dai crolli e dalle demolizioni.
Vale la pena ricordare che le zone alluvionate comprendono anche grossi stabilimenti industriali della Fruit Valley nel ravennate una zona allagata, come il centro del paese, da due metri d’acqua limacciosa: una devastazione apocalittica nella più grande raffineria del sud Europa, quinta nel mondo, di olio e grassi vegetali. Oltre 500mila tonnellate l’anno. Sotto la melma 60 ettari di stabilimento all’avanguardia, compresa la biocentrale elettrica da 60 megawatt, un miliardo e 200 milioni di fatturato annuo di cui il 40% grazie dalle esportazioni in tutto il mondo perché in tutto il mondo si mangiano dolci, pane, gelati; 800 dipendenti qui, altri 1500 nell’indotto, tra i più importanti fornitori di aziende alimentari.
Non meno importanti sono le piccole aziende agricole e gli allevamenti di bestiame in collina che necessitano di ricostruzione soprattutto nelle vie di collegamento viarie. Le infrastrutture andranno ripensate e rinforzate in base a lungimiranti progetti per la prevenzione, mettendo al sicuro in modo mirato un territorio che va salvaguardato e che è fondamentale per tutta l’economia nazionale e internazionale.