PRODUZIONE DI CAFFÈ E SOSTENIBILITÀ DELLE MATERIE PRIME
Aggiornamenti dal mondo: CAFFE’ E BLOCKCHAIN – la serie 3H nelle macchine da Torrefazione
Arriva sul mercato un caffè totalmente “trasparente”, che svela al consumatore l’intero percorso che lo ha portato dalla raccolta fino alla tazzina. A rendere possibile la tracciabilità e la certificazione di ogni passaggio della filiera è la blockchain, in un percorso che il secondo produttore italiano di caffè ha messo a punto in partnership con aziende informatiche, che ne hanno seguito e adattato l’aspetto tecnologico.
Un modello di business totalmente integrato, dalla coltivazione fino alla tazzina, al bar, al ristorante o in casa. Seguendo quindi l’intero processo produttivo, non soltanto la torrefazione e la commercializzazione.
Proprio da questo nostro punto di forza è nata una considerazione di marketing: in un mondo estremamente veloce, in cui il cambiamento è diventato a costante del mercato, per essere al passo con i tempi e guadagnare un vantaggio competitivo è necessario rimanere attentamente in ascolto del consumatore finale. Ideare un prodotto e pensare che funzionerà senza aver instaurato un legame con gli utenti è sempre più difficile. Così, analizzando i trend che caratterizzano il mondo del caffè e confrontandosi con i consumatori e il mondo del business è oggi chiaro quanto sia fondamentale essere completamente trasparenti in termini di sostenibilità e di provenienza dei prodotti, un aspetto che è ritenuto fondamentale da quasi la metà delle persone che bevono caffè in Europa. L’aumento percentuale è stato di 5 punti nel 2020 rispetto al 2019, e questo vuol dire che c’è un’enorme fetta dell’opinione pubblica che si sta muovendo.
L’avanzamento della tecnologia blockchain, sin dal suo lancio nel 2008, ha visto sviluppi in molteplici settori: tra questi, più recentemente, ha fatto il suo ingresso ponendosi degli obiettivi positivi anche nella catena produttiva del caffè.
L’introduzione della blockchain all’interno della filiera agroalimentare, in questo caso il settore del caffè, non riguarda solamente una singola impresa; solitamente, la supply chain consiste in quattro fasi: produzione della materia prima, lavorazione, distribuzione, vendita (ingrosso o dettaglio).
In ognuna delle quattro fasi si evidenziano criticità che risultano risolvibili con un’applicazione tecnologica, in questo caso la blockchain, che permetterebbe una diminuzione sostanziale di tempistiche dovute a complessi sociali quali burocrazia, complessità gestionale, lentezza nella logistica, refusi e mancanze informative.
In aggiunta, il processo di globalizzazione intensifica ulteriormente queste problematiche, dovute all’inserimento di più interpreti in ogni fase, e il rischio che si verifichi un errore umano, che sia di pianificazione o di esecuzione, aumenta in maniera proporzionale.
La tecnologia blockchain, pertanto, ha la possibilità di creare un percorso di innovazione nel settore agrifood basandosi sulle caratteristiche per cui è stata creata, ovvero, trasparenza, tracciabilità e immutabilità.
L’effetto ottenuto è un insieme di processi più semplici, meno dispendiosi sia a livello economico, sia per quanto concerne la manodopera.
Si può riassumere l’applicazione della blockchain in questo settore della torrefazione in tre punti: ottimizzazione dei sistemi di governance e sistemi di organizzazione, tracciamento del prodotto dal principio al termine del suo ciclo, riduzione dei rischi di contraffazione e frode nei confronti di produttori e consumatori.
Nel nostro paese l’uso di questo processo si tradurrebbe in un’enorme innovazione per il mercato agroalimentare, poiché pilastro della economia italiana, producendo nel solo 2020, in pieno periodo COVID-19, un ammontare pari a 64 miliardi di euro, ovvero il 13,5% del PIL.
A causa della globalizzazione e del continuo aumento di popolazione, di conseguenza anche delle necessità e richieste alimentari, il settore agrifood ha subito un aumento della domanda: l’effetto creato è l’espansione della filiera alimentare, la quale precedentemente coinvolgeva solamente un numero limitato di attori, si ritrova ora a contare decine di passaggi interni alla sua realizzazione.
Il consumatore finale ottiene così la possibilità di conoscere approfonditamente la filiera: viene migliorata la capacità di decisione nell’acquisto, aiutando a orientarsi verso un consumo più sostenibile e più sicuro, migliorando il CPV (Customer Perceived Value), ovvero la percezione del valore delle imprese coinvolte da parte dei clienti.
La mission di queste aziende è il tentativo di collegare il produttore di caffè ai mercati globali tramite l’utilizzo della blockchain, con una tecnologia DLT in canone di utilizzo che permette di proteggere tutti i dati raccolti nella supply chain, Producer Impact: che garantisce elevati livelli di trasparenza e tracciabilità a tutti gli stakeholders della filiera.
Viene mostrato come l’introduzione di questa innovazione abbia aumentato il valore medio del prezzo pagato al coltivatore e di conseguenza di questo il prezzo di mercato ha subito un aumento.
Finora le sperimentazioni su filiera di utilizzo della blockchain sono avvenute solamente sul mercato degli specialty, prodotti prevalentemente di nicchia con un mercato più ristretto legato prevalentemente agli appassionati della bevanda o alle competizioni svolte annualmente.
Con l’introduzione di nuove regolamentazioni giuridiche e il tentativo di superare i limiti e le barriere infrastrutturali, la possibilità di estendersi anche nel commodity market risulta sempre più plausibile.
Per questi macchinari del settore torrefazione è stato messo a punto da Bonfiglioli un riduttore della della Serie 3/H, un riduttore combinato epicicloidale ad assi ortogonali per impieghi gravosi.
La serie 3/H commercializzata da FP Trasmissioni unisce l’elevata densità di coppia della tecnologia epicicloidale, alla robustezza e alla elevata capacità di trasmissione di potenza dei riduttori HD ad assi ortogonali. Grazie al layout angolare, questa configurazione può fornire elevata potenza di trasmissione, in uno spazio compatto. La serie 3/H può inoltre essere dotata di accessori quali basamento, giunti freni e motori elettrici, diventando così per i suoi clienti partner unico di riferimento delle trasmissioni di potenza. Per valutare l’opportunità di scegliere le opzioni principali disponibili quali i Dispositivi termici ausiliari, la Lubrificazione forzata, l’Antiretro, il Braccio di reazione, il Basamento, il Giunto idraulico e il Freno a tamburo. E’ possibile fornire completi Power packs speciali e customizzati in base alle esigenze dei clienti. Consultate i nostri tecnici per valutare quale sia l’opzione migliore per il vostro impianto al numero 0543 492568 oppure all’indirizzo fptrasmissioni@fptrasmissioni.com